lunedì 16 gennaio 2012

Finalmente i sardi uniti nell'indignazione! Ma indignazione per cosa?

I sardi sono capaci di indignarsi. I sardi sono capaci di unirsi nell’indignazione. Ora sì che ne abbiamo le prove. Ebbene sì, finalmente i sardi uniti ed indignati. E’  un luogo comune che il sardo curi solo il proprio orticello, che se non viene colpito direttamente, chi non di lompidi su fogu a is peisi (se il fuoco non gli arriva ai piedi) il sardo non si muove. 

Eh no, cose che dicono tutti, ma solo chi è contro i sardi sempre.


E allora eccoli qua i sardi uniti, indignati per la vertenza entrate, contro lo Stato italiano che ci è debitore per 10 miliardi di Euro, soldi delle nostre tasse che secondo l’art. 8 del nostro Statuto Autonomo (http://www.itasruiu.it/files/statuto_regione_sardegna.pdf) avremmo dovuto incassare, che non abbiamo incassato e che ora ci dovrebbero essere restituiti, ma che per una scusa o per un’altra non ci vengono dati indietro. Un furto di Stato ad una Natzione senza Stato. I sardi indignati ed uniti perché sanno benissimo che con quei soldi potremmo finanziare infrastrutture, servizi, trasporti (sia marittimi che aerei, solo sardi).


Come dite? Ah, non è per questo che i sardi sono uniti ed indignati?


Ah no, scusate, errore mio. Non è per questo fatto, la maggior parte dei sardi nemmeno ne è a conoscenza.


I sardi sono indignati ed uniti perché vogliono costituire una propria Agenzia delle Entrate, per riscuotere direttamente i propri tributi, acquisire grosse parti di sovranità economica e poi versare lo spettante allo Stato italiano, sempre secondo l’art. 8 del nostro Statuto Autonomo. Ed è l’art. 9 dello stesso Statuto che glielo permetterebbe, mica si stanno inventando nulla! “La Regione può affidare agli organi dello Stato l'accertamento e la riscossione dei propri tributi.” Quindi “la Regione può”, non che “la Regione DEVE” affidare agli organi dello Stato l'accertamento e la riscossione dei propri tributi. Ecco perché i sardi sono finalmente uniti ed indignati, ed aggiungo anche che ci sono tutte le ragioni, visto che così avrebbero il controllo dei loro tributi e potrebbero investirli per sanare questa Natzione allo sbando!


Scusa? Non è nemmeno per questo?


Allora sarà per la questione della mancata introduzione nelle scuole della lingua sarda, della geografia economica e turistica della Sardegna, cosa che aiuterebbe a formare gli alunni ad una più vasta conoscenza del proprio territorio e magari a pensare di creare qualcosa qui, anziché andare “in continente?” Non è neanche questo?


Ma allora sarà per via di quel serpentone metallico proveniente dall’Algeria che attraverserà tutta l’isola, di cui non ci sono ancora chiari i benefici? Il Gasdotto GALSI, sì. E’ per questo che i sardi sono finalmente uniti ed indignati?


Ma come, nemmeno per questo? 

Per cosa? Per Paolo chi? Paolo Villaggio? Ma il Fantozzi Ragionier Ugo? E che ha detto? Ah ok, che i sardi trombano con le pecore e questo non favorisce la natalità nell’isola. Ed è per questo che si indignano e si uniscono? Sono queste le bazzecole che uniscono i sardi oggi? Cazzo, ma allora riempiamo il Consiglio Regionale e il Parlamento Italiano di Fantozzi Ragionieri Ughi, vuoi vedere che qualcosa si muove?


Ma comunque, veramente sono indignati per questo? Il Fantozzi Ragionier Ugo, conosciuto come Paolo Villaggio per chi non l’avesse capito è un uomo che ha costruito la propria carriera sull’autoironia. La sua autobiografia, ad esempio, sapete come si intitola? “Vita, morte e miracoli di un povero stronzo”. Non basta? Allora vi dico come si intitola il suo monologo autobiografico che recita a teatro: “Delirio di un povero vecchio”! Capito ora? Il Villaggio scherzava, non voleva offendere veramente i sardi. Non lo farebbe, anche solo per il rispetto dell'amore per i sardi e la Sardegna del suo compianto amico d’infanzia, Fabrizio De Andrè.


Ora risulta tutto. Ora capisco perché ho letto cose tipo “Spero che a Genova, quella città di merda, arrivi un’altra alluvione a portarvi via”, “Boicottiamo lo spettacolo di Paolo Villaggio”, “Paolo Villaggio conch’e cazzu” o cose simpatiche del genere. L’avessi avuto di fronte, avrei risposto a quell’uscita come il panettiere interpretato da Diego Abatantuono in uno dei film di Fantozzi: “Fantossoooooo? PRRRRRRRRRRRRR!” Sono sicuro che ci saremmo fatti una grassa risata e un bel po’ di bicchieri di buon Cannonau assieme!


E ai politicanti sardi unionisti sottomessi ai padroni di Roma non diciamo nulla? Ho ragione io, riempiamo il Consiglio Regionale e il Parlamento Italiano di Fantozzi Ragionieri Ughi.


Male che vada, ci saranno i comici a farci ridere e non i politici a farci piangere.


3 commenti:

  1. sante parole!!.. approvo in tutto e per tutto!

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  2. Tutto benissimo e d'accordissimo, va anche ricordato però che si stava parlando di cose serie e direi pure drammatiche, detto questo il fenomeno è presente da sempre in tutti i luoghi dove si pratica transumanza. Noi sardi non siamo più stupidi di tutti gli altri che ancora sopportano questa sottomissione oligarchica che caratterizza i nostri tristi tempi. grazie.

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