venerdì 10 giugno 2011

Non lo sapevate? Sapevatelo!


Pensi alla Sardegna.

Se non ci abiti,  ti viene in mente una terra di mare, una terra bella, dove i soldi girano, dove ci si diverte, dove è facile sognare, il posto ideale in cui vivere. Del resto, tutta la Sardegna è Costa Smeralda. Tutta la Sardegna è fatta dei Briatore, degli Aga Khan, di feste mondane in discoteche e locali di lusso, di caviale e champagne, veline, escort, e genti pillanzosa (gente con il soldo). 
Pensi alla Sardegna che ti fanno vedere alla TV, ma dal vivo in certe situazioni, è molto, molto più bella di quella che ti fanno vedere. Certi luoghi isolati della Sardegna sono molto meglio della Costa Smeralda. Se non ci abiti, non puoi saperlo.
 La Sardegna non è certamente solo questo. La Sardegna Costa Smeralda è una piccola, piccolissima parte percentuale della  situazione reale. Ad esempio, lo sapete che in Sardegna circa la metà della forza lavoro esistente non ha lavoro?

Lo sapete  che, essendo molto pochi, se non hai delle amicizie, se non ti rendi vittima del clientelismo e se non sei invitato alle consuete cene pre-elezioni, dove è presente il candidato da appoggiare, difficilmente trovi lavoro? E questo non solo per gli ignoranti come me. Anche i laureati non trovano il lavoro per cui hanno studiato per anni e sono costretti a lavorare nei campi per potersi creare una famiglia o partire “in continente”,  la maggior parte delle volte. Ne è la testimonianza il fatto che in Sardegna abbiamo il record di disoccupazione giovanile: dati dell’anno scorso dicono che i giovani dai 15 ai 24 anni che non hanno lavoro o lavorano in nero (e che quindi, se si infortunano gravemente vengono quasi sicuramente licenziati) sono il  44,7%. Un dato deprimente.

Lo sapete che in Sardegna, in certe zone non si muore più di vecchiaia? Ebbene sì, nonostante la longevità dei sardi che abitano in certe zone sia studiata a livello mondiale, in certe altre zone non si muore di vecchiaia. Ad esempio, abbiamo il 60% delle servitù militari italiane, distribuite qui e lì nell’isola. E lo sapete che, coincidenza, è proprio in quelle zone che i sardi non muoiono più di vecchiaia, ma si ammalano di particolari patologie gravi, riconducibili alle scorie tossiche, e  molto, troppo simili alle patologie contratte in zone di guerra? Sapete che c'è stato del bestiame nato senza occhi o senza orecchie e non solo? O donne in età fertile che non riescono a portare avanti una gravidanza? Ah, non lo sapete? In Italia non ve lo dicono? Non vi dicono che in Sardegna c’è stata una evidente politica coloniale da parte dell’Italia, con un'industrializzazione, privata e statale, completamente scriteriata, di cui oggi si vedono i frutti?


Lo sapete che ci sono delle cose per cui quasi tutta la classe politica sarda non protesta e non prende provvedimenti, non ultimo lo scandalo E.On al nord? Si, perché un’azienda DISTRIBUTRICE DI ENERGIA PULITA, per delle cause sconosciute, ha sversato circa 30.000 litri di petrolio in mare, contaminando dei tratti tra i migliori della Sardegna, per dirne due Platamona o il Parco dell’Asinara. Alla faccia dell’energia pulita e del rispetto per l’ambiente! 


Oltre questo, lo sapete che quasi non abbiamo la possibilità d’eleggere rappresentanti sardi in Europa?  E sapete perché? Perché siamo in un Collegio Elettorale, chiamato “dell’Italia insulare” che ci accomuna alla Sicilia come fossimo un’unica cosa. Una cosa praticissima, se non fosse che noi abbiamo una popolazione di circa 1.600.000 abitanti, mentre la Sicilia ne conta più di 5.000.000. Ed un siciliano non va mica a votare un rappresentante sardo, con tutta l’onestà del mondo, non lo farei nemmeno io. Malta, che ha poco più di 400.000 abitanti, conta 7 rappresentanti europei. Noi, che siamo più del triplo, solo uno, ed anche per grazia ricevuta. 

 Ci sono queste e tante altre cose di noi che non sapete lì in Italia. Per la maggior parte di voi, la vacanza in Sardegna è quasi un sogno. Sarà perché costa molto venire qui? Forse!
 Con questo non voglio certo screditare la mia isola, che amo immensamente e che reputo mia ragione di vita, lungi da me. Con questo voglio solo portare all’attenzione di voi italiani che qualche problemino ce l’abbiamo, anche per colpa del vostro Stato.
Detto questo, continuate a venire in Sardegna. Per tradizione ed educazione, il popolo sardo vi accoglierà a braccia aperte, con l’ospitalità e l’affetto che da sempre ci contraddistinguono.

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